Levitico 26:1
Benedizioni
Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite né statue, e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono l’Eterno, l’Iddio vostro.
Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite né statue, e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono l’Eterno, l’Iddio vostro.
Osserverete i miei sabati, e porterete rispetto al mio santuario. Io sono l’Eterno.
Se vi conducete secondo le mie leggi, se osservate i miei comandamenti e li mettete in pratica,
io vi darò le piogge nella loro stagione, la terra darà i suoi prodotti, e gli alberi della campagna daranno i loro frutti.
La trebbiatura vi durerà fino alla vendemmia, e la vendemmia vi durerà fino alla sementa; mangerete a sazietà il vostro pane, e abiterete in sicurtà il vostro paese.
Io farò che la pace regni nel paese; voi vi coricherete, e non ci sarà chi vi spaventi; farò sparire dal paese le bestie nocive, e la spada non passerà per il vostro paese.
Voi inseguirete i vostri nemici, ed essi cadranno dinanzi a voi per la spada.
Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila, e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi per la spada.
E io mi volgerò verso voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò, e raffermerò il mio patto con voi.
E voi mangerete delle raccolte vecchie, serbate a lungo, e trarrete fuori la raccolta vecchia per far posto alla nuova.
Io stabilirò la mia dimora in mezzo a voi, e l’anima mia non vi aborrirà.
Camminerò tra voi, sarò vostro Dio, e voi sarete mio popolo.
Io sono l’Eterno, l’Iddio vostro, che vi ho tratto dal paese d’Egitto affinché non vi foste più schiavi; ho spezzato il vostro giogo, e v’ho fatto camminare a test’alta.
Ma se non mi date ascolto e se non mettete in pratica tutti questi comandamenti,
se disprezzate le mie leggi e l’anima vostra disdegna le mie prescrizioni in guisa che non mettiate in pratica tutti i miei comandamenti e rompiate il mio patto,
ecco quel che vi farò a mia volta: manderò contro voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno venir meno gli occhi e languir l’anima, e seminerete invano la vostra sementa: la mangeranno i vostri nemici.
Volgerò la mia faccia contro di voi, e voi sarete sconfitti dai vostri nemici; quelli che vi odiano vi domineranno, e vi darete alla fuga senza che alcuno v’insegua.
E se nemmeno dopo questo vorrete darmi ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.
Spezzerò la superbia della vostra forza, farò che il vostro cielo sia come di ferro, e la vostra terra come di rame.
La vostra forza si consumerà invano, poiché la vostra terra non darà i suoi prodotti, e gli alberi della campagna non daranno i loro frutti.
E se mi resistete con la vostra condotta e non volete darmi ascolto, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati.
Manderò contro di voi le fiere della campagna, che vi rapiranno i figliuoli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccol numero, e le vostre strade diverranno deserte.
E se, nonostante questi castighi, non volete correggervi per tornare a me, ma con la vostra condotta mi resistete, anch’io vi resisterò,
e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati.
E farò venir contro di voi la spada, vindice del mio patto; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste, e sarete dati in man del nemico.
Quando vi toglierò il pane che sostiene, dieci donne coceranno il vostro pane in uno stesso forno, vi distribuiranno il vostro pane a peso, e mangerete, ma non vi sazierete.
E se, nonostante tutto questo, non volete darmi ascolto ma con la vostra condotta mi resistete,
anch’io vi resisterò con furore, e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.
Mangerete la carne dei vostri figliuoli, e mangerete la carne delle vostre figliuole.
Io devasterò i vostri alti luoghi, distruggerò le vostre statue consacrate al sole, metterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli, e l’anima mia vi aborrirà.
E ridurrò le vostre città in deserti, desolerò i vostri santuari, e non aspirerò più il soave odore dei vostri profumi.
Desolerò il paese; e i vostri nemici che vi abiteranno, ne saranno stupefatti.
E, quanto a voi, io vi disperderò fra le nazioni, e vi darò dietro a spada tratta; il vostro paese sarà desolato, e le vostre città saranno deserte.
Allora la terra si godrà i suoi sabati per tutto il tempo che rimarrà desolata e che voi sarete nel paese dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si godrà i suoi sabati.
Per tutto il tempo che rimarrà desolata avrà il riposo che non ebbe nei vostri sabati, quando voi l’abitavate.
Quanto ai superstiti fra voi, io renderò pusillanime il loro cuore nel paese dei loro nemici: il rumore d’una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge dinanzi alla spada, e cadranno senza che alcuno l’insegua.
Precipiteranno l’uno sopra l’altro come davanti alla spada, senza che alcuno l’insegua, e voi non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici.
E perirete fra le nazioni, e il paese de’ vostri nemici vi divorerà.
I superstiti fra voi si struggeranno nei paesi de’ loro nemici, a motivo delle proprie iniquità; e si struggeranno pure a motivo delle iniquità dei loro padri.
E confesseranno la loro iniquità e l’iniquità dei loro padri: l’iniquità delle trasgressioni commesse contro di me e della resistenza oppostami,
peccati per i quali anch’io avrò dovuto resister loro, e menarli nel paese de’ loro nemici. Ma se allora il cuor loro incirconciso si umilierà, e se accetteranno la punizione della loro iniquità,
io mi ricorderò del mio patto con Giacobbe, mi ricorderò del mio patto con Isacco e del mio patto con Abrahamo, e mi ricorderò del paese;
poiché il paese sarà abbandonato da loro, e si godrà i suoi sabati mentre rimarrà desolato, senza di loro, ed essi accetteranno la punizione della loro iniquità per aver disprezzato le mie prescrizioni e aver avuto in avversione le mie leggi.
E, nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li disprezzerò e non li prenderò in avversione fino al punto d’annientarli del tutto e di rompere il mio patto con loro; poiché io sono l’Eterno, il loro Dio;
ma per amor d’essi mi ricorderò del patto stretto coi loro antenati, i quali trassi dal paese d’Egitto, nel cospetto delle nazioni, per essere il loro Dio. Io sono l’Eterno".
Tali sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che l’Eterno stabilì fra sé e i figliuoli d’Israele, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè.